venerdì 13 novembre 2009

CASILINO 700 - Ha un senso questo sgombero?

La fila di valigie, carrelli, bagnarole colme di bottiglie d’acqua e vestiti, piedi anziani e giovani che calpestano l’asfalto di via Casilina. Sono i 500 Rom Rumeni del Casilino 700 allo sgombero. Vagano da due giorni nei paragi di Centocelle, sfrattati prima dal Campo nel quale risiedono da quattro anni e poi dai rifugi che hanno trovato per evitare di trascorrere la notte all’aperto, prima in Villa De Santics e poi in un deposito di birra abbandonato in Via dei Gordiani. Oggi 12 Novembre insieme a Davide ed Andrea, che si stanno occupando insieme a me del documentario "Me sem Rom", ho vissuto in prima persona il percorso che sono costretti a fare. Lunghi tragitti a piedi per trovare un tetto d’accoglienza.
Che operazione è mai questa? “Stiamo risolvendo un problema” come dichiara la maggior parte dei politici? Lasciare delle persone allo sbaraglio con figli a tracolla, o peggio ancora in grembo, è la soluzione adeguata? Abbandonare in un parco degli anziani invalidi che a stento riescono a dialogare con noi, significa svolgere un piano ben pensato?
Le conseguenze di tutto ciò non sono forse la possibile costruzione di alti campi? Questa gente, se lasciata per strada è costretta a trovare un riparo. La motivazione dello sgombero non era di creare dei campi attrezzati eliminando così le costruzioni abusive? Eppure pare che il "Piano Nomadi" tanto acclamato da Alemanno e Company si fermi alle ruspe tralasciando il resto.
Aver vissuto oggi l’umiliazione che i Rom proveranno ancora per i prossimi giorni, mi provoca rabbia, produce dubbi e quesiti riguardo le procedure che il Comune di Roma sta effettuando.
Concludo lasciando anche a voi alcune domande che oggi abbiamo posto non solo ai Rom del Casilino 700 ma anche alla Polizia Municipale presente durante l’accaduto: Dove andrete? Dove dormirete stasera? Dove andrà questa gente? Sono stati mandati via dal Campo perché abusivo, và bene ma ora? Non dovevano sistemarli in dei Campi attrezzati? Si parlava dell'assegnazione di case per coloro che possedevano documenati regolari, si è detto di voler far vivere i Rom decentemente e i cittadini romani tranquilli.
Noi abbiamo aspettato una risposta insieme a loro su uno dei marciapiedi di Via Casilina, mentre le auto dei cittadini Romani sfrecciavano, mentre gli sguardi diffidenti ti si scagliavano contro. Le volanti che andavano e venivano e il freddo. Siamo finiti col trasportare le valige da un posto ad un'altro, luogo dal quale probabilmente saranno cacciati nel giro di qualche ora.
Tutto questo ha un senso? Lo ha per i Rom? Per i cittadini indignati? Per le autorità? Insomma ha un senso per qualcuno?

Ermelinda Coccia

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